Il Sorriso delle Ali Fiammeggianti - II Edizione - 2006
Il festival di cultura e legalità “Il Sorriso delle Ali Fiammeggianti” organizzato dall’Associazione Paolino Avella Onlus, nasce con il fine unico di diffondere presso i giovani i principi della legalità, solidarietà e amicizia. Tali finalità hanno trovato quale mezzo di trasporto l’arte nelle sue varie forme di espressione e in questa ottica l’Associazione ha inteso assegnare quattro borse di studio nelle sezioni: poesia, scrittura creativa, fotografia, cortometraggi.
Il successo della prima edizione della manifestazione, tenutasi nei giorni 27, 28 e 29 maggio 2005, è attestato dai numerosi lavori prodotti dagli alunni delle scuole di primo e secondo grado dislocate su tutto il territorio della Regione; il prezioso lavoro svolto dai ragazzi ha poi trovato un degno palcoscenico nelle tre serate conclusive del festival dove artisti affermati, tra i quali il cantante di musica napoletana Mario Maglione, si sono alternati alle esibizioni di allievi provenienti da vari istituti scolastici. Infine la serata conclusiva ha accolto in qualità di ospite d’onore la principessa Liliana de Curtis che, dopo aver ricordato il grande genitore (Totò) e dopo aver risposto alle domande poste dai ragazzi presenti, ha declamato le opere vincitrici nelle sezioni poesia e scrittura creativa.
Questa, in brevissima sintesi, la prima edizione del festival il cui successo è testimoniato dai numerosissimi elaborati trasmessi, a dimostrazione dell’impegno profuso dai tantissimi giovani che hanno partecipato ai concorsi artistici. L’Associazione, raccogliendo, e facendo proprio l’entusiasmo di tutti i partecipanti, si appresta ad organizzare la seconda edizione dell’evento.
L’impianto del festival resta immutato, con al centro la competizione per l’assegnazione delle borse di studio a cui faranno da cornice le esibizioni artistiche degli studenti, che si alterneranno a quelle di ospiti di rilievo nazionale nelle serate conclusive che si terranno nei giorni 26, 27 e 28 maggio 2006 nel cortile di Palazzo Capace Minutolo (o Pistolese) in Pollena Trocchia.
Associazione Paolino Avella Onlus
Alfredo Avella
PRESENTAZIONE
Sembra quasi, e non è un paradosso, che nei periodi storici segnati da grandi contraddizioni (sociali, politiche, economiche), il risveglio culturale è più forte; come se l’intelligenza umana mostrasse i muscoli nei momenti più difficili, per non cedere al torpore della bestialità. Questo è stato il Rinascimento, questi sono tutti i micro-rinascimenti di tutte le epoche, è grazie agli uomini delle varie rinascite che oggi possiamo ritenerci liberi e degni della nostra condizione di uomini. E così la Volta e il Giudizio Universale nella Sistina diventano un manifesto contro soprusi e intolleranze, la Scuola di Atene l’elogio del pensiero, la Gioconda il recupero della giusta posizione della donna nella natura. Michelangelo, Raffaello, Leonardo guidano il mondo, e diventano altri nomi in secoli diversi. Il Dio di Pico della Mirandola così più o meno si rivolgeva all’uomo (siamo intorno al 1486): tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine.
Le contraddizioni del nostro tempo, che trovano il loro sfogo in atti di violenza e di volgarità, in sintesi di illegalità, obbligano le istituzioni e le intelligenze a svegliarsi dal torpore, recuperare la dignità, educare le nuove coscienze. Il festival vuole sognare di essere un riferimento per i più giovani per un’opportunità, per esprimersi artisticamente, confrontarsi, o più semplicemente socializzare.
Le circa tremila persone che hanno fruito lo scorso anno delle manifestazioni nelle tre serate della prima edizione del festival (concerti, premi, incontro-spettacolo della signora Liliana De Curtis con gli alunni di un gruppo di progetto sulla poesia) sono un incoraggiamento entusiasmante per osare oltre.
L’idea del festival è e sarà nel creare un’organizzazione nata per i ragazzi e gestibile un domani soltanto da loro (con la guida di esperti), dall’ideazione alla realizzazione delle serate, imparando a giudicare i prodotti dei vari bandi di concorso e a liberare la parola sul palcoscenico. Altro desiderio è di trasformare le tre serate di maggio in tre giornate intere, dalla mattina alla sera tarda, tra concerti, spettacoli, presentazione di libri, mostre, incontri e quant’altro si può di bello e formativo pensare.
Sarà allora, lavorando un intero anno per la preparazione della manifestazione dell’anno a venire, figurarsi quelle serate come la punta di un iceberg che nasconde tanto impegno da parte dei ragazzi.
Così facendo la vita di Paolino, al quale il festival è dedicato, non sarà passata invano e avrà avuto per tutti un significato altissimo.
Prof. Vincenzo De Luca
(Direttore Artistico)